Referendum del 17 aprile: l’importanza del voto, la necessità del Sì

arci vota si referendum 17 aprile trivelle

In tutta Italia, il prossimo 17 aprile si terrà un referendum popolare. Si tratta di un referendum abrogativo, e cioè di uno dei pochi strumenti di democrazia diretta che la Costituzione italiana prevede per richiedere la cancellazione, in tutto o in parte, di una legge dello Stato.
L’Arci Campania crede nell’importanza del voto referendario come esercizio di democrazia e di cittadinanza attiva; crede nella necessità di votare Sì

Si chiede agli elettori di fermare le trivellazioni in mare. In questo modo si riusciranno a tutelare definitivamente le acque territoriali italiane. Perché la proposta soggetta a referendum sia approvata occorre che vada a votare almeno il 50% più uno degli aventi diritto al voto e che la maggioranza dei votanti si esprima con un “Sì”.

Il referendum del 17 aprile rappresenta il punto di arrivo di centinaia di vertenze e lotte che hanno coinvolto i territori oggetto di sfruttamento per produzione di idrocarburi, negli ultimi dieci anni. Come si sa, dei sei quesiti proposti dal comitato promotore ne è sopravvissuto solo uno dopo il provvedimento governativo che è riuscito a vanificare gli altri 5 per evitare il giudizio popolare. Il quesito su cui andremo a votare ha però un alto valore simbolico. Infatti si chiede «può una compagnia petrolifera avere a vita la concessione per trivellare in mare o a questa concessione poniamo un limite?». È una questione che riguarda il concetto stesso di difesa dei beni comuni. Per la a prima volta i cittadini possono, attraverso il voto referendario, far pesare il proprio parere sulle scelte energetiche del Governo, ancora tutte incentrate sugli idrocarburi e assolutamente non in linea con le ultime decisioni della COP 21 di Parigi.

È inoltre importante raggiungere il quorum anche per difendere l’istituto referendario in sé. Con l’obiettivo di informare tutti i cittadini italiani e VOTARE SI per un referendum la cui vera posta in gioco è la modifica radicale delle politiche energetiche del Governo e la concretizzazione di un’economia più giusta, sostenibile, decarbonizzata, che non metta a rischio il nostro mare e il nostro territorio.

L’Arci può e deve fare la sua parte, e la nostra mobilitazione capillare sul territorio può essere determinate per raggiungere il quorum.
Per questo invitiamo tutti i Comitati provinciali ed i Circoli ad aderire ai Comitati referendari del proprio territorio e a contribuire affinché le lotte di questi ultimi dieci anni non vengano vanificate dal non raggiungimento del quorum.

 

Condividi:

About the author