L’ARCI Campania esprime la propria solidarietà ad Antonello Sannino, presidente di Antinoo ARCIGAY Napoli e segretario di ARCI Napoli, che si trova a Tel Aviv dal 13 giugno e non può rientrare in Italia, come tanti altri civili, a causa della chiusura dell’aeroporto e la sospensione di tutti i voli a seguito dell’allargamento della guerra scatenata dai bombardamenti israeliani in Iran.
Antonello, storico militante per i diritti civili, è un protagonista, da oltre vent’anni, della battaglia per l’uguaglianza in Campania e in Italia, riconosciuto a livello nazionale per il suo impegno costante contro ogni forma di discriminazione ed ha deciso di recarsi in Israele per conoscere le associazioni LGBT locali sia arabe che ebree.
Ci auguriamo che le autorità italiane facciano tutto il possibile affinchè i nostri connazionali facciano rientro nel nostro paese salvaguardando la loro incolumità.
L’Arci ribadisce la ferma condanna di tutte le guerre, tantopiù degli attacchi “preventivi”, e del genocidio che il Governo di Netanyahu sta perpetrando a Gaza ed in Cisgiordania.
Rilanciamo l’appello già inviato insieme a numerose associazioni del Terzo settore al Presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, affinché la Regione Campania, sull’esempio della Puglia e dell’Emilia-Romagna, interrompa le relazioni istituzionali con i rappresentanti del Governo Netanyahu e con entità ad esso collegate, fatte salvo quelle che si sono espresse a favore della fine delle violenze.
Prima di tutto la PACE.
Questo è il nostro invito che ci porterà a Roma il prossimo 21 giugno insieme ad altre organizzazioni dell’associazionismo.