Saremo in piazza sabato 16 novembre a Napoli per dare forza e voce alle persone e a tutti cittadini non solo della Campania che chiedono un futuro per sé, per i propri figli, per l’ambiente vivente contro lo sterminio indiscriminato e criminale che oggi si consuma nella “Terra dei Fuochi”.
Vanno ricostruite le responsabilità della politica che ha fatto finta di non vedere, delle organizzazioni camorristiche, ma anche delle industrie che hanno aggirato norme e controlli per trarre profitto da un sistema di sversamenti criminali che gli ha permesso di azzerare le voci di spesa di bonifica a danno di generazioni di bambini che pagheranno per sempre i danni delle loro devastanti attività “produttive”.
Quella della Terra dei Fuochi è una questione nazionale che incarna un moderno colonialismo esternalizzando costi e rifiuti per scaricarli su popolazioni e territori indifesi dalla criminalità. La lotta per la legalità non è semplicemente un affare di ordine pubblico e di esercito: va intrapresa un’azione giudiziaria che ricostruisca la catena delle responsabilità e faccia pagare il conto delle bonifiche e dei danni all’ambiente e alle persone a coloro che hanno assoldato i clan al loro servizio.
Le associazioni, i comitati, la cittadinanza attiva chiede al governo nazionale ed alla magistratura di intervenire senza indugio, e non smetterranno di esercitare il proprio ruolo di difesa civica, partecipazione e controllo su tutto quanto dovrà essere fatto per far rinascere una terra altrimenti devastata per generazioni e generazioni.