Seminario finale FQTS 2014
Salerno 30-31 gennaio 1 febbraio 2015, Grand Hotel Salerno
Quale Terzo Settore per quale cambiamento sociale al Sud
L’impegno del mondo della sussidiarietà per l’uguaglianza ed il benessere
Il seminario conclude l’annualità 2014 di FQTS, nella quale ci si è interrogati sul tema della “redistribuzione sussidiaria”, cioè dell’apporto che i cittadini singoli e associati possono offrire alla riduzione delle disuguaglianze, che la crisi sta accentuando sempre di più. Una redistribuzione che non è alternativa alla responsabilità delle istituzioni, ma che intende essere espressione del “dovere di solidarietà” che riguarda tutti i cittadini. Ragioni, modelli e forme della redistribuzione sussidiaria sono stati oggetto di approfondimento seminariale e di attività nei laboratori regionali, articolati negli ambiti della comunicazione sociale, della ricerca e della partecipazione.
Per rendere più significativo questo apporto occorre, da parte dei responsabili del terzo settore meridionale, sempre maggiore consapevolezza dei problemi e sempre maggiore capacità di visione e di intervento. Ma richiede anche una forte disponibilità a tenere vive le domande di senso dell’azione solidale, per rendere sempre più vero il contributo del terzo settore meridionale al perseguimento dell’interesse generale.
A tutto questo contribuisce la formazione comune dei responsabili.
Programma
30 gennaio
Ore 15.00
Saluti istituzionali
Introduzione di Mauro Giannelli
La solidarietà per una nuova redistribuzione in Italia
Non possiamo arrenderci ad una crisi che produce sempre maggiori disuguaglianze. Per dare forza alla prospettiva della rimozione degli ostacoli alla libertà ed all’uguaglianza di cui parla la Costituzione (Art. 3, comma 2) occorre rilanciare l’utopia della solidarietà come dovere che non riguarda solo le Istituzioni, ma tutti i cittadini singoli e associati.
Il Prof. Stefano Rodotà
Presenta il suo libro “ Solidarietà, una Utopia necessaria”
Conduce i lavori Giovanni Anversa
Dibattito
Ore 17.30
Una mission per la comunicazione sociale: promuovere la dignità
Workshop del Laboratorio di COMUNICAZIONE
Il workshop ha l’obiettivo di animare una discussione sul ruolo della comunicazione nella promozione della dignità e delle pari opportunità umane, a partire dalle storie e dalle testimonianze narrate nei prodotti realizzati dalle 6 regioni nell’edizione 2014 di Fqts.
Quali obiettivi deve porsi oggi la comunicazione realizzata dalle organizzazioni e dalle reti non profit? Chi sono i suoi destinatari principali? Come si comunica la dignità? Quali temi, quali strategie, quali linguaggi risultano più efficaci?
Quali sono i bisogni di comunicazione dei territori del Sud? Quali quelli di una società italiana in crisi?
E, infine: che cosa ci ha insegnato il Laboratorio di Comunicazione sociale Fqts?
Il workshop sarà condotto da Giovanni Anversa e dalla Formatrice nazionale, con la collaborazione dei Formatori regionali e dei partecipanti dalle aule.
La presentazione dei prodotti sarà articolata in 3 sessioni tematiche. Ogni video sarà introdotto da una presentazione di 2-3 minuti.
A seguire, un confronto con il pubblico e con alcuni ospiti provenienti dai territori.
1. Sessione 1: Comunicare per includere. La dignità è di tutti
Video Basilicata: De’ remi facemmo ali | Video Puglia: Qualcosa di diverso
2. Sessione 2: Comunicare per integrarci. La dignità dei migranti
Video Sardegna: Io sono un afrobarbaricino | Video Sicilia: Teranga
3. Sessione 3: Comunicare il Sud: La dignità dei cittadini e dei territori offesi
Video Basilicata: Cheri sto cheri | Fiaba Campania: Ciro e il pianeta dei fuochi
Ore 21.30 Una Croce d’Olio monologo di Marcello Colopi
31 gennaio
Ore 9.00
Profit e Non profit: due mondi a confronto
Workshop del laboratorio di RICERCA
Il Workshop interrogherà circa le prospettive socioeconomiche derivanti dalla connessione tra gli operatori economici privati, la comunità pubblica ed il mondo del non profit. Il dibattito prenderà piede dai risultati del Laboratorio di Ricerca, che ha studiato le diverse forme di tale relazione per rendere più chiare le
aspettative reciproche di questi “due mondi”, l’evoluzione del rapporto tra profit e non profit nelle regioni del progetto, analizzando caratteristiche e variabili che rendono efficaci e proficue le dinamiche tra i soggetti al fine di definire linee guida operative per il miglioramento delle relazioni. L’attenzione ed il dibattito verterà quindi sulle condizioni, motivazioni e pratiche operative attivabili nella collaborazione tra profit e non profit – per l’attivazione e lo sviluppo di legami comunitari.
Conduce: Edoardo Scotti
Il panel è facilitato da un giornalista che stimolerà, sotto forma di intervista ed interlocuzione/contrappunto, le considerazioni portate nel corso della testimonianza d’impresa, raccogliendo e rilanciando successivamente le domande della sala nella sessione interattiva
1. i risultati della ricerca: (20 min).
2. La ricerca verrà presentata dai formatori regionali puntando l’attenzione sulle questioni chiave che emergono dall’indagine e che interrogano il Terzo Settore nella definizione di una politica di collaborazione con il profit.
3. Testimonianza di collaborazione tra profit e non profit: Cara Terra.
4. La testimonianza verrà presentata in modo da esemplificare le principali opportunità della sperimentazione e
collaborazione tra profit e non profit. Intervista Edoardo Scotti.
5. Confronto tra profit e no profit quale relazione per quale futuro? (40 min).
6. Gaetano Giunta e Adriano Giannola (in attesa di conferma) reagiscono e interloquiscono alle domande poste in una logica di proposta di evoluzione dei paradigmi nei rapporti tra profit e non profit.
7. Sessione interattiva: domande, sollecitazioni e proposte (40 min).
8. All’avvio del workshop verranno comunicati ai partecipanti i riferimenti ai quali potranno inviare le domande e considerazioni attraverso sms, whatsapp, tweeter o FB. Le domande verranno raccolte dal coordinatore della sessione che le girerà in forma aggregata e ragionata ai discussant per dare vita ad un ragionamento partecipato.
Ore 11.30
La partecipazione: le parole e i territori
Workshop del Laboratorio di PARTECIPAZIONE
Il workshop ha un duplice obiettivo, da un lato di raccontare la variopinta complessità delle molteplici interpretazioni
di partecipazione che abbiamo incontrato in quest’anno di laboratorio; e dall’altro di aprire una discussione su come le
esperienze di partecipazione democratica diano gambe e concretezza ai principi fondamentali che rappresentano
l’anima della nostra Costituzione. Dal principio di sovranità popolare dell’art. 1 a quello di solidarietà dell’art. 2, fino
all’eguaglianza sostanziale dell’art. 3, passano
tutti attraverso il ruolo attivo del cittadino e soprattutto attraverso il compito alto e delicatissimo dei corpi intermedi
tra il singolo e le Istituzioni, e cioè le aggregazioni sociali del terzo settore, che devono mediare, organizzare, facilitare
e far emergere queste istanze.
La sessione di lavoro è facilitata dal formatore nazionale che ha il compito di attivare, di raccogliere e rilanciare le
domande della sala nella sessione interattiva.
1. Presentazione dei risultati del laboratorio di Partecipazione: 15 min. Il lavoro verrà presentato dai formatori
regionali in modo molto veloce, mettendo in evidenza le questioni e gli spunti di riflessione
che sono emersi, in relazione al tema della redistribuzione.
2. Le parole della Partecipazione: 15 min. Dalla sala vengono definite a turno le principali parole che in
questo percorso hanno dato gambe, significato e contenuti al macrotema della partecipazione.
3. I territori: 15 min.
Con la mappa geografica proiettata sullo schermo, si evidenziano alcuni casi di studio che i partecipanti hanno
analizzato e che considerano rappresentative di quelle parole chiave.
4. Uno sguardo esterno: 30 min.
prof. Umberto Allegretti, avrà il compito di aprire una riflessione sulla democrazia partecipativa e sulle domande poste
dal laboratorio.
5. Sessione interattiva: 45 min.
All’avvio del workshop verranno comunicati ai partecipanti i riferimenti ai quali potranno inviare le domande e considerazioni attraverso sms, whatsapp, tweeter o FB. Le domande verranno raccolte dal coordinatore della sessione che le girerà in forma aggregata e ragionata ai discussant per dare vita ad un ragionamento partecipato
.
Ore 13.30 pranzo
Ore 14.30
Interesse generale: cogliere la sfida nella società che cambia
Le organizzazioni del terzo settore sono fra quei cittadini associati che svolgono “attività di interesse generale” (v.Costituzione art. 118 u.c.): questa è la loro forza ed il loro valore. La bussola è sicuramente rappresentata dai principi costituzionali: libertà, uguaglianza, solidarietà, democrazia… Ma è sempre così? Possiamo darlo per scontato? Che cos’è l’interesse generale e come le organizzazioni della sussidiarietà lo costruiscono? Dinanzi alle distorsioni e le ambiguità che crescono intorno a noi, quali nuove strade e modalità di governance possiamo mettere in campo?
Terzo settore, attore nativo della sussidiarietà. Come si valuta l’interesse generale?
Secondo l’articolo 118 u.c. della Costituzione, le istituzioni pubbliche favoriscono l’iniziativa autonoma dei cittadini che si associano per svolgere attività di interesse generale. Sulla base di quali criteri la pubblica amministrazione può decidere cosa è meritevole di favore?
Gregorio Arena – 30minuti
Fare l’interesse di tutti: prospettive di impegno delle organizzazioni del terzo settore
Sessione di confronto fra i partecipanti in gruppi di lavoro
Questioni guida per il lavoro dei gruppi:
– Quale interesse perseguiamo realmente?
– Come rispondere alla sfida della trasparenza, pubblicità, rendicontazione sociale?
– Legami sociali e comunità o autoriproduzione?
– Democrazia e governance: uno sguardo dentro le organizzazioni
– Dimensione operativa e dimensione politica: sfide di senso e concretezza
– Politiche e strumenti di promozione e sostegno delle organizzazioni di terzo settore
– Opportunità e rischi nel rapporto con il mercato. Quali strategie e relazioni mettere in atto.
– Opportunità e rischi nel rapporto con la pubblica amministrazione. Quali strategie e relazioni mettere in atto.
Ore 17.00
Plenaria di restituzione dei gruppi di lavoro
Ore 20.00 cena
Ore 21. Musica partecipata
1 febbraio
Ore 9.00
Interesse generale: cogliere la sfida nella società che cambia
Conclusione del percorso Fqts 2011-2014 a cura del pilotaggio nazionale: Francesca Coleti, Massimo Novarino,
Giovanni Serra, Luciano Squillaci
Ore 10.30
Quale formazione per quale cambiamento
Culture e visioni che possono sostenere, nel terzo settore meridionale, i percorsi di trasformazione sociale per una società libera, uguale e solidale (in Italia e nel mondo)
La formazione può essere una strategia forte per il cambiamento? Quale ruolo gioca nella trasformazione del terzo settore? E quale apporto possono dare alla trasformazione della società gruppi di volontariato, associazioni e cooperative sociali più consapevoli e capaci di orientarsi nel cambiamento? Alla ricerca delle priorità nelle prospettive di senso e nelle strategie organizzative.
Confronto fra i soggetti promotori di FQTS
Intervengono:
– Pietro Barbieri, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore
– Enzo Costa, Responsabile della Consulta del Volontariato presso il Forum
– Emma Cavallaro, Presidente della ConVol
– Stefano Tabò, Presidente di CSVnet
– Carlo Borgomeo, Presidente di Fondazione Con il Sud