Circoli chiusi e bar aperti: da ottobre migliaia di circoli, associazioni di promozione sociale e culturale sono chiusi a causa delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria.
“È francamente incomprensibile il motivo per cui le attività di somministrazione di alimenti e bevande, effettuate nel rigoroso rispetto delle norme di sicurezza, siano autorizzate per i bar dei pubblici esercizi e vengano invece vietate per le associazioni” – dichiara Claudia Fiaschi, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore.
“Siamo consapevoli delle difficoltà legate alla pandemia e alla situazione epidemiologica in Italia ma crediamo che, anche in questo momento in cui si parla di molte regioni che entreranno in zona arancione, non si debbano ancora una volta dimenticare e discriminare il ruolo e le attività del mondo dell’associazionismo di promozione sociale e culturale del Terzo settore. Per questo torniamo a chiedere di far ripartire le attività di migliaia di esperienze associative, in sicurezza e nel rispetto delle norme per la tutela della salute di ognuno, così come si sta ipotizzando in queste ore per altri settori, a partire dai musei” – dichiarano la Presidente nazionale Arci, Francesca Chiavacci, e il Presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini.
“Apprezziamo il Fondo straordinario di 70 milioni previsto per gli enti del Terzo settore ma crediamo siano insufficienti e rischino di arrivare troppo tardi. Ci auguriamo che nei provvedimenti di Ristoro vengano stanziati fondi in grado di sostenere davvero tutti i circoli e le attività delle associazioni di promozione sociale. Vogliamo riaprire i nostri circoli e continuare ad essere punti di riferimento di inclusione e di solidarietà per tutto il paese”.
Come Arci Campania ci uniamo alle dichiarazioni Arci, Acli e Forum Nazionale Terzo Settore per chiedere alle istituzioni nazionali e regionali misure adeguate per far ripartire migliaia di organizzazioni che ogni giorno si impegnano nell’ambito della solidarietà, del contrasto alla solitudine, della cultura e del sociale.