Assalto squadrista alla sede CGIL: Solidarietà da parte del Presidente nazionale Arci, della Presidenza nazionale e di tutti gli attivisti e le attiviste dell’associazione alla CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro.
Come Arci Campania ci uniamo all’appello e rilanciamo su tutto il territorio regionale: siamo in una fase politica e sociale delicata, è necessario rafforzare i presidi democratici, essere nelle comunità con i valori che da sempre coltiviamo nelle nostre basi associative.
L’attacco alla sede della CGIL è un vero e proprio assalto squadrista di natura fascista: per questo chiediamo a tutti e a tutte una risposta forte, democratica e antifascista; inoltre ci uniamo all’appello dei sindacati e chiediamo che le organizzazioni neofasciste e neonaziste siano messe nelle condizioni di non nuocere sciogliendole per legge.
Infine, Cgil, Cisl e Uil organizzeranno sabato 16 ottobre a Roma, una grande manifestazione nazionale e antifascista per il lavoro e la democrazia.
Ieri a Roma si è tenuto il corteo organizzato per protestare contro l’obbligo di presentare il Green Pass per tutti i lavoratori a partire dal 15 ottobre. Ci sono stati scontri e feriti: l’atto più grave, come scrive Il Post, è avvenuto nel pomeriggio quando, alcuni gruppi di persone, si sono staccati dalla manifestazione principale e hanno cercato di forzare i posti di blocco della polizia: una parte si è diretta verso via Veneto per raggiungere la sede della CGIL in Corso d’Italia, vicino a Villa Borghese. Tra loro – sono stati fotografati e filmati – c’erano anche Roberto Fiore, fondatore di Forza Nuova, e Giuliano Castellino, capo dell’organizzazione neofascista a Roma. Castellino, che è sotto regime di sorveglianza speciale, è stato fermato dalla polizia.
Alcune persone sono riuscite a sfondare le porte d’ingresso della sede del sindacato e a entrare, arrivando fino al quarto piano, dove si trova l’ufficio del segretario nazionale Maurizio Landini. La polizia sta indagando sui danni all’edificio, in particolare ad alcune opere d’arte. Qui il video