Convenzione mostra “Andy Warhol… in the city” fino al 19 luglio a Napoli

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Arci Campania ha attivato una convenzione per la mostra “Andy Warhol… in the city” visitabile a Napoli nel Chiostro di Sant’Agostino alla Zecca in Corso Umberto 1°. Fino alle ore 20 del 19 luglio, i tesserati ARCI potranno usufruire di una riduzione del 20% sul prezzo intero del biglietto.

“Andy Warhol … in the city”: 103 opere fra cui le icone dei nostri tempi immortalate in un “per sempre” Warholinianometropolitano: Mick Jagger 1979/1980; “Time” marzo 1984 – Michael Jackson; Ingrid Bergman, The Nun 1983; The Rolling Stones – Love You Live, 1977; Diana Ross – Silk Electric, 1982; Marilyn Monroe 1970/1971; Marilyn Monroe 1982; Liz Taylor 1964/1966; Campbell’s Soup Dress 1968.
Ci saranno inoltre litografie, serigrafie e offset firmate mai esposte o esposte in rarissime occasioni. Fra queste “Cats”, la particolare opera dedicata ai gatti che Warhol regalò alla madre. L’intenzione della mostra è quella di coinvolgere quanto più possibile il tessuto sociale, culturale, popolare ed economico di Napoli per creare un evento fruibile e godibile, in grado di armonizzarsi con la logistica e i servizi. Warhol la prima volta che mise piede a Napoli notò una serie di somiglianze con New York. Nelle due metropoli c’è più di un elemento in comune: la latitudine, il mare, la lettera N iniziale e il significato di New York e Neapolis che, in tutti e due i casi, sta per nuova città. “Andy Warhol in the city” ci parla di una ‘nuova città’ e vuole richiamare, al Chiostro Agostiniano, una ‘città nuova’.

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Organizzata dalla Sun communication (www.suncommunication.it) tramite la Pubbliwork Eventi di Angelo Ciliani (www.pubbliwork.it), società fornitrice delle opere, la mostra regala a Napoli le immagini di Andy Warhol nello spirito pop che da sempre investe l’animo della città partenopea. In vista della mostra il Chiostro di Sant’Agostino alla Zecca si è rifatto il trucco e grazie ad una ristrutturazione rapida ed efficace finalmente si restituisce alla città in tutto il suo splendore, tornando a riflettere la sua anima pop. Difatti il Chiostro Agostiniano ha avuto nel tempo anche la funzione di fabbrica di idee, movimenti e ribellioni, come quella che ha attuato qualche secolo dopo Andy Warhol nell’arte. Dal Chiostro partì la ribellione all’inquisizione spagnola e fu celebrato il processo postumo a Masaniello.

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