Una domenica di comunità: la festa dell’Agorà di Caserta

Lo scorso 1° dicembre l’Agorà di Caserta ha celebrato la chiusura del progetto “Visioni in Azione” con una festa che ha animato due luoghi simbolo del quartiere: Villa Giaquinto al mattino e il Circolo Arci Galileo nel pomeriggio.

La giornata è iniziata nel parco di Villa Giaquinto, un esempio virtuoso di cittadinanza attiva dove dal 2015 un comitato di residenti si prende cura quotidianamente di questo spazio verde. Qui i più piccoli, guidati dagli artisti di MaryArt – centro d’arte di via San Carlo, hanno dato nuova vita a una panchina grigia trasformandola in un’opera collettiva. Mentre i bambini erano impegnati nella pittura, i genitori hanno partecipato a un dibattito da cui sono emerse proposte concrete per il territorio, tra cui l’idea di istituire un fondo mutualistico nelle scuole per sostenere le famiglie in difficoltà e garantire a tutti i bambini la partecipazione alle attività scolastiche.

La mattinata si è poi accesa con le note della tammurriata dei Cortili Narranti, che ha coinvolto grandi e piccini in balli e canti popolari, culminando in un pranzo di comunità che ha riunito tutti i partecipanti.

Il pomeriggio, negli spazi del Circolo Arci Galileo, la festa è continuata con un DJ set dedicato agli studenti che frequentano l’aula studio dell’Agorà. Durante l’evento, i giovani sono stati invitati a immaginare “una Caserta a misura di studente”, lasciando i loro suggerimenti su post-it che diventeranno la base per un documento programmatico sul futuro della città.

A tutti i partecipanti sono state donate speciali matite contenenti semi da piantare, un piccolo gesto simbolico che rappresenta la crescita e lo sviluppo della comunità che l’Agorà di Caserta, attraverso il Circolo Arci Galileo, Auser Caserta e Acli Caserta, continua a coltivare giorno dopo giorno.

La festa dell’Agorà di Caserta ha rappresentato non solo la conclusione di “Visioni in Azione”, ma soprattutto l’inizio di un nuovo capitolo per il quartiere. Il progetto ha dimostrato come la fotografia partecipativa e gli spazi di incontro possano essere strumenti potenti per rafforzare i legami sociali e stimolare il cambiamento. Dalle proposte emerse durante la giornata – dal fondo mutualistico scolastico alla visione di una città più a misura di studente – emerge chiaramente come la comunità sia pronta a passare dalla riflessione all’azione, trasformando le “visioni” in concrete iniziative di solidarietà e partecipazione attiva.

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