Manovra, Terzo Settore: cancellare l’art.108 su regime Iva per associazioni. Un colpo fatale per il non profit, già duramente colpito dalla crisi legata alla pandemia, e ormai allo stremo.
Da tutto il Terzo Settore è unanime l’appello al Parlamento per cancellare l’art.108 presente nell’attuale Legge di Bilancio. La norma prevede l’assoggettamento al regime commerciale delle associazioni non profit.
L’Arci dichiara che, a fronte del grande impegno collettivo del non profit sia durante che prima della pandemia, “non è pensabile che si voglia cancellare decine di migliaia di esperienze associative con un articolo della legge di Bilancio. Per questo torniamo a chiedere al governo di fare chiarezza, anche attraverso un riordino positivo delle norme fiscali, che non penalizzi le organizzazioni dei cittadini impegnate a perseguire il bene comune, ma al contrario ne valorizzi il rapporto mutualistico con i soci e ne riconosca il ruolo essenziale per la socialità, la diffusione della cultura, la partecipazione e la coesione sociale.“
Mentre il Forum Nazionale del Terzo Settore afferma: “La posizione critica verso l’articolo 108 trova consensi anche nelle Camere, dove sono stati presentati da parte dei gruppi parlamentari diversi emendamenti soppressivi su questa materia. “La nuova norma così com’è – ribadisce Claudia Fiaschi, portavoce del Forum – rischia di dare un colpo devastante a gran parte del mondo del non profit, già duramente provato dalla crisi che la pandemia ha generato, con moltissime attività già oggi a rischio sopravvivenza”.“
È necessario subito un tavolo in cui siano presenti i ministri coinvolti e le rappresentanze del Terzo Settore: negli ultimi anni l’associazionismo è stato presidio di democrazia e di socialità. In questa pandemia la solidarietà di volontari e volontarie attraverso numerose organizzazioni è stata, e continua ad essere, fondamentale per la tenuta delle nostre comunità.
Chiediamo al Governo di fare chiarezza e supportare il Terzo Settore!